Una interessante sorpresa, un improvviso cambiamento, un inatteso problema, un piccolo pasticcio: YouTube ha vissuto alcune ore frenetiche nel momento in cui ha annunciato sul proprio blog la disponibilità di un nuovo player con grafica e funzioni rinnovate. Il player riporta due peculiarità su tutte. La più evidente è nella nuova grafica completamente rinnovata, con design più gradevole ed elementi propri del tipico dock Apple. A livello funzionale, invece, il player propone al termine dei filmati ulteriori contributi correlati, stimolando pertanto il proseguimento della visione.
Il nuovo player YouTube
Il giudizio sull’esperimento è maturato in poche centinaia di risposte al post di presentazione: molti utenti hanno segnalato iracondi come la proposta di video correlati presentava situazioni sconvenienti ed inoltre il caricamento risulta rallentato. Il codice per l’uso dei singoli video diventa troppo palesemente un “amo” per adescare l’utenza su altri video, distraendo dal contenuto originale e non sposando così gli intenti originali di chi intendeva ospitarne semplicemente il contenuto iniziale. Novità bocciata dunque da molti, troppi, commenti contrari. L’utenza propone fin da subito di non eliminare in toto il progetto, ma di usarlo bensì come semplice scelta opzionale. Quello che chiedono gli utenti, pertanto, è di invertire le opzioni di default: il vecchio player come standard, quello nuovo come scelta individuale. Meno invadenza, più utilità. Al contrario YouTube ha predisposto fin dall’inizio la nuova versione come standard e quella vecchia rimane raggiungibile solo con l’aggiunta di un apposito parametro “rel=0” nell’url (scelta poco accomodante, soprattutto alla luce delle contestazioni successive).
Il player, una volta avviato, assume le funzioni di un vero e proprio controller: l’utente può scegliere se scorrere sequenzialmente i video oppure se usare il “dock” dei video correlati. Il player trasforma i contenuti singoli di YouTube in una sorta di flusso in cui l’utente viene assorbito facendo compiere al servizio di Google un passo simbolico verso un tipo di fruizione più “televisivo”. L’utility non è comunque stata al momento ancora estesa all’intera collezione video YouTube, probabilmente in attesa di valutare il problematico e conservatore feedback ricevuto. Il tutto sarà probabilmente accolto a braccia aperte soprattutto a Cupertino: la nuova grafica non solo fa esplicito riferimento all’ambiente Mac, ma contestualizza anche nel migliore dei modi l’approdo di YouTube sulla Apple Tv.