Anche YouTube si candida ad occupare il vuoto lasciato dal fallimento di Blockbuster. Anche la repository video più nota al mondo, infatti, predispone quanto necessario per consentire il noleggio di contenuti cinematografici agli utenti, portando online un primo pacchetto d’offerta e tentando così di sentire il polso al mercato in attesa di ulteriori novità. Nasce così YouTube Rental Beta, il nuovo servizio di Mountain View che rappresenta l’esordio vero dell’azienda nel settore.
Nel giorno in cui Google si appresta a lanciare l’offerta Music Beta, l’avventura nel mondo dei contenuti online vive un suo primo capitolo nel mondo del video: Google avrebbe portato su YouTube le prime 3000 pellicole disponibili al noleggio, tra le quali figurano nomi quali “Taxi Driver” o “Scarface“, così come i recenti “Inception” e “The King’s speech” (“Il discorso del Re“). Sono questi dettagli fondamentali perché in passato sono stati molti i servizi a tentare la via della distribuzione video, ma in pochi casi c’è stata a disposizione un’offerta di sufficiente qualità tale da motivare un arrivo in massa degli utenti. Nel caso di YouTube invece gli ingredienti ci sono tutti: c’è il brand, ci sono i titoli, c’è la tecnologia, c’è l’affidabilità del servizio, c’è una community sostanziosa. Ed ora il progetto può prendere il via.
Caratteristica peculiare di YouTube rispetto alla concorrenza è la disponibilità di un grande numero di video ulteriori e di una repository di facile uso: ogni film sarà pertanto circondato da trailer e contenuti extra, tutti egualmente fruibili per una miglior promozione delle pellicole in dotazione. I film saranno disponibili all’indirizzo youtube.com/movies, presso cui dall’Italia è oggi disponibile una piccola selezione di lungometraggi gratuiti.
YouTube consentirà il noleggio dei film tramite YouTube Rentals con prezzi tra 2.99 e 3.99 dollari. Il servizio è al momento riservato alla sola utenza USA per logiche problematiche legate al diritto d’autore, ma è facilmente prevedibile una solerte apertura internazionale per consentire a YouTube di sfidare realmente da vicino Netflix e gli altri servizi che promettono offerte analoghe. A salire sul carro vi sono fin da subito Sony Pictures Entertainment, Warner Brothers e Universal, mentre Fox, Disney e Paramount (ognuna a modo suo legata più ad altri cartelli di distribuzione) si tengono al momento al di fuori del progetto puntando il dito contro la non sufficiente abnegazione di Google nel limitare la pirateria.