Da oggi YouTube è un po’ più europeo. Il sito di videosharing, di proprietà di Google, ha annunciato suo suo blog di aver inserito altre sei lingue, tutte del vecchio continente, fra quelle a disposizione dello strumento di traduzione automatica per i sottotitoli. Insieme al tedesco, il francese, il portoghese, il russo e olandese, ci sarà anche la lingua di Dante.
Il tool di traduzione è sempre stata una funzione importante per un servizio come YouTube, perché viene incontro sia agli editor di video che agli utenti che hanno difficoltà di comprensione linguistica oppure di udito. Tuttavia, dal 2009 quando venne introdotta, era disponibile soltanto in inglese, giapponese, coreano e spagnolo.
Hoang Nguyen, ingegnere di YouTube, così descrive la novità dalle pagine del blog:
I sottotitoli automatici in dieci lingue sono un primo passo importante nel percorso verso la qualità di queste didascalie, considerando le 72 ore di video caricati al minuto.
La scelta ristretta delle lingue disponibili era ovviamente legata all’enorme complessità di un sito con questi numeri e da un’analisi demografica dei suoi utenti. Per questo il tool di traduzione era soltanto formalmente in grado di aiutare gli utenti nel produrre sottotitoli, per esempio, in italiano: cosa già possibile, ma passando prima da quella in inglese, con tutte le conseguenze inevitabili di “lost in translation”, perdita di senso.
D’ora in avanti, invece, la traduzione avverrà direttamente dalla lingua originale di un video a quella nella nostra lingua senza passare da lingue intermedie, usando la funzione come hanno sempre fatto gli editori di video di lingua inglese, giapponese, coreana o spagnola.
YouTube ammette che all’inizio ci saranno molti errori, per questo suggerisce di sfruttare la possibilità di migliorare i testi, scaricandoli ed editandoli oppure modificandoli online.
Considerando che attualmente ci sono circa 200 milioni di video tradotti e sottotitolati creati dagli utenti, è facile immaginare quale impulso avrà l’inserimento di altre sei lingue così importanti, soprattutto per gli utenti europei, per l’espansione di questo genere di video a vocazione globale.