Non è forse l’atto più propriamente coerente con i principi di fondo espressi dalla filosofia del gruppo, ma è sicuramente in linea con il credo per cui il fine possa giustificare i mezzi. Ed è così che YouTube, brand controllato da Google, collaborerà al fine di promuovere la proposta del Nobel per la Pace a Internet utilizzando i propri canali per organizzare un concorso ad hoc. La proposta di Wired Italia, quindi, giunge sul portale per portare il messaggio agli utenti, chiamandoli a raccolta per produrre nuove creatività che diano peso alla candidatura portata avanti in segno simbolico.
In passato su Webnews non si è fatto mistero dell’estrema diffidenza nei confronti dell’iniziativa, ed è questo il contesto più opportuno per ribadire il concetto. Premiare Internet significa responsabilizzare la rete riconoscendone un merito, infatti, ma ciò impone una attribuzione di valore che in altri contesti andrebbe a penalizzare la Rete, Google, YouTube, gli utenti e tutti coloro i quali possano veder fermati i propri diritti in virtù della mancanza della più pura e forte Net Neutrality. Premiare non significa difendere e, anzi, potrebbe in futuro diventare un pericoloso boomerang concettuale. In questo si nasconde il problema identificato in passato e condiviso da più blogger che hanno deciso di non allinearsi al pensiero per cui premiare la Rete sia il miglior modo per promuoverla.
Rimane, in ogni caso, il dovere di cronaca che parte dalle parole di Stefano Maruzzi, country manager di Google Italia: «In un momento in cui, anche nel nostro Paese, le voci che guardano ad Internet come ad un potenziale pericolo rischiano di sovrastare quelle che ne riconoscono la valenza positiva per la società e l’economia, siamo felici di partecipare ad un’iniziativa che ha il grande merito di promuovere un dibattito sul ruolo della Rete». Una partecipazione attiva, quindi, dettata dalla necessità di promuovere la Rete a prescindere, rendendo merito ad un fenomeno che da troppe parti viene stigmatizzato oltre ogni razionalità. L’iniziativa vuol controbilanciare, insomma, le campagne negative che da troppa parte dell’informazione tradizionale vien fatto a proposito del Web e delle sue espressioni. La bontà del metodo è in discussione, ma non certo la finalità.
«Quella con YouTube e Mtv Italia è una collaborazione molto importante per Internet for Peace, perché ci permette di rendere le persone protagoniste della campagna e concretizzare così un principio importante per la candidatura… e cioè che Internet rappresenti la più grande piattaforma di relazioni che l’umanità abbia mai avuto, un intreccio di persone connesse tra loro in grado di costruire la cultura del dialogo»: così Riccardo Luna, direttore di Wired Italia e primo proponente del Nobel per la Pace a Internet, plaude all’iniziativa annunciando come i video potranno essere caricati fino al 30 Giugno prossimo sull’apposito canale di YouTube.