YouTube-MP3 è il nome di un noto portale che consente di estrarre l’audio dai filmati condivisi sulla piattaforma di video sharing, per poi salvarlo sul proprio disco fisso. Un’operazione che sembra non essere vista di buon occhio da Google, tanto che il colosso di Mountain View ha incaricato i propri legati di inviare una lettera ai gestori, chiedendo ufficialmente l’interruzione dell’attività entro una settimana, evitando così di essere trascinati in tribunale.
BigG si appella alle condizioni di utilizzo di YouTube, che consentono lo streaming e l’embed delle clip, ma non il loro download. Inoltre, le API ufficiali messe a disposizione degli sviluppatori sono in grado di separare il flusso audio da quello video, ma non con queste finalità. YouTube-MP3, con un bacino di utenti stimato in 1,3 milioni di visitatori al giorno, è una delle tante realtà interessate dall’avviso di Google.
[nggallery id=2795 template=inside]
Sono infatti molti i siti online che permettono di fare altrettanto, sia incollando l’URL del filmato che attraverso plugin messi a punto per tutti i principali browser. Basta un click e il gioco è fatto: i video sono scaricati nel computer per la visualizzazione (o l’ascolto) offline, spesso anche con la possibilità di decidere la risoluzione o il bitrate desiderato. Una pratica che potrebbe avere vita breve, dunque, considerata la posizione presa da Mountain View. Per il momento YouTube-MP3 continua a funzionare come sempre, offrendo un processo di conversione quasi istantaneo.
Dietro la mossa di Google potrebbero nascondersi le associazioni impegnate nella difesa del copyright, come RIAA (Recording Industry Association of America) negli Stati Uniti. YouTube è stato al centro di numerose polemiche e più volte sotto attacco negli anni scorsi, per la facilità con la quale è possibile mettere a disposizione di tutti materiale protetto da diritti d’autore.