Come per i social network quali Facebook e Twitter, anche su YouTube il tema del bullismo è molto sentito. La particolarità però della piattaforma video di Google è che permette a chiunque di scegliere se mettere “mi piace” o “non mi piace” ai video. Il secondo di questi tasti è chiamato comunemente in inglese “dislike“.
Questo tema in particolare è stato incluso in un video di Tom Leung, Product Manager di YouTube, sul canale Creator Insider: ha parlato di come gli utenti abusano del tasto dislike, comportamento che può portare spesso a veri e propri casi di bullismo verso i creatori di contenuti. Leung di solito tratta questi temi così importanti con un tipo di comunicazione vicina all’utente, molto informale.
Da quanto ha detto pare che Google stia seriamente pensando ad alcune alternative a questo tasto. In molti già stanno dando la “colpa” al record stabilito recentemente per un video della stessa YouTube, cioè Rewind 2018. In pochi giorni è diventato il video con più non mi piace nella storia della piattaforma.
Il problema però non starebbe nel giudizio negativo, ma sincero, degli utenti che mettono dislike, ma di impedire che diventi uno strumento ricattatorio, usato per distruggere il lavoro dei creatori di contenuti. Si parla quindi di un uso indiscriminato del tasto, che può provocare il crollo delle visualizzazioni di un video o canale: alcuni lo farebbero solo per danneggiare altri.
Leung ha detto quindi che Google sta pensando a varie opzioni, tra cui addirittura la rimozione del tasto, oppure la possibilità di dover motivare il dislike. Nessuna sarà implementata senza aver fatto determinate analisi e Google valuterà tutto con attenzione. Sta di fatto che una futura eliminazione potrebbe cambiare totalmente i mondo in cui gli utenti interagiscono con i video.