Il 2018 di YouTube si apre con una polemica internazionale, con esperti della Rete e celebrità varie pronte a chiedere a Google misure più restrittive per la gestione della sua piattaforma. Il tutto a causa di un video condiviso da un famoso youtuber, Logan Paul, incentrato sul ritrovamento del cadavere di un suicida in Giappone.
Logan Paul è noto all’universo di YouTube e dei social network per i suoi video divertenti, tra scherzi vari, parodie e contenuti virali. Lo scorso weekend, tuttavia, il suo account YouTube è stato preso d’assalto da migliaia di utenti indignati, a seguito della condivisione del cadavere di un suicida. Paul si trovava infatti in Giappone per una vacanza: dopo aver visitato Aokigahara, la famosa “foresta dei suicidi” nipponica, il giovane ha deciso di pubblicare le immagini di un ragazzo forse deceduto da poche ore.
Il filmato, della durata di circa 15 minuti, mostra Paul e un gruppo di amici addentrarsi all’interno della foresta, forse ignari di quanto avrebbero potuto trovare in un luogo così tristemente noto della cultura nipponica. Il video sembra infatti cominciare con la consueta ilarità tipica dello youtuber, il quale indossa anche un cappellino e orecchie di peluche. I toni, però, cambiano quando i giovani si imbattono nel corpo di un ragazzo deceduto:
Questo non è clickbait. Questo è il vlog più vero che io abbia mai pubblicato su questo canale. Credo che segni un momento nella storia di YouTube, perché sono abbastanza sicuro che questo non sia mai capitato a nessuno. […] Il suicidio non è uno scherzo. La depressione e la malattia mentale non sono scherzi. Siamo venuti qui per focalizzarci sull’aspetto “stregato” della foresta. Ma ovviamente tutto è diventato fin troppo reale, ovviamente moltissime persone stanno vivendo tanti problemi nella loro vita.
La pubblicazione del video ha sollevato immediate polemiche, dentro e fuori la piattaforma, con la maggior parte dei navigatori pronti ad accusare lo youtuber di insensibilità e mancanza di rispetto sia per la vittima che per i suoi familiari. Ed è partita anche una sorta di petizione per chiedere a Google, il gestore del servizio di videosharing, il blocco immediato del canale in questione. Una protesta a cui hanno aderito anche numerosi influencer e personalità del mondo dello spettacolo.
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Sebbene Paul abbia deciso di rimuovere il contenuto e pubblicare una lettera di scuse, le acque non si sono calmate. Particolarmente dure le reazioni di attori come Aaron Paul, Sophie Turner e molti altri, a cui si sono aggiunti anche alcuni youtuber di successo, come PewPewDie.
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Almeno al momento, Google non ha commentato ufficialmente la questione, né risposto alle richieste degli utenti indignati. In molti, tuttavia, sostengono sia necessaria una revisione profonda delle condizioni d’uso di YouTube, per evitare non solo che vengano condivisi contenuti che possano mancare di rispetto alle vittime e ai loro familiari, ma anche per escludere qualsiasi forma di monetizzazione sugli stessi.
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