Fin dal momento della presentazione andata in scena martedì in molti hanno puntato il dito contro il design di Xbox One, ritenendolo troppo “old school” per una console di nuova generazione. C’è chi l’ha paragonato a quello di un vecchio registratore, altri che hanno etichettato la scelta come un passo indietro rispetto a quanto visto con la versione “slim” di Xbox 360. Yusuf Mehdi di Microsoft, nella sua intervista a Fortune, affronta tra le altre cose anche questo punto.
Cloud gaming e giochi in streaming
Sony ha scelto di integrare il cloud gaming nella sua PlayStation 4 grazie all’acquisizione di Gaikai. Microsoft invece non punterà su questo tipo di tecnologia, almeno nell’immediato futuro, ritenendola ancora immatura per garantire sessioni prive di lag. Niente titoli in streaming su Xbox One al debutto, dunque, ma la promessa di sfruttare i sistemi cloud per offrire funzionalità aggiuntive nei singoli giochi.
Non è un videoregistratore
Battute sul design a parte, la console non sarà in grado di registrare e salvare nel disco fisso interno i programmi televisivi. Come confermato in occasione dell’annuncio, invece, la piattaforma potrà immortalare spezzoni del gameplay per poi consentire agli utenti di guardarli in un secondo momento o condividerli in Rete.
Sempre sdraiata
Come già detto, uno dei dettagli di Xbox One che al momento sembrano convincere poco gli appassionati riguarda l’aspetto esteriore. Mehdi spiega che è frutto di una scelta precisa: non far risaltare la console all’interno del salotto per focalizzare l’attenzione su giochi, contenuti multimediali e servizi offerti. Per questo motivo è stato scelto un aspect ratio pari a 16:9, lo stesso delle TV. Inoltre, è confermato che la piattaforma dovrà essere mantenuta in orizzontale per funzionare correttamente.
I giochi nel disco fisso
Tutti i giochi di Xbox One saranno scaricati e installati all’interno del disco fisso da 500 GB. Solo in questo modo, secondo quanto spiegato da Mehdi, i titoli potranno beneficiare appieno delle funzionalità messe a disposizione dalle tecnologie cloud integrate nella console. Una volta esaurita la memoria, sarà possibile collegare un hard disk esterno sfruttando la porta USB 3.0.
Addio RRoD
Red Ring of Death, quattro parole che ancora oggi richiamano alla mente veri e propri incubi per un’intera generazione di videogiocatori. Si tratta del problema che ha visto migliaia di Xbox 360 (la prima versione) abbandonare i loro proprietari prematuramente, spesso nel bel mezzo di una sessione di gioco, costringendoli quando ancora in tempo utile a spedire la console in garanzia. Fortunatamente gli errori della console saranno gestiti in modo diverso su Xbox One, con messaggi mostrati a schermo.
Architettura x86
La scelta di equipaggiare un processore 8-core con architettura x86 semplificherà il lavoro degli sviluppatori e, al tempo stesso, consentirà a Microsoft di garantire la piena compatibilità con le applicazioni W8. Uno dei tre sistemi operativi pre-installati sarà infatti Windows, perfetto per l’esecuzione di applicazioni come Skype e altri servizi non inerenti all’ambito videoludico.