Il sole è tramontato e la temperatura sta scendendo velocemente… Vi svelerò un segreto: non mi sento triste. Sto soltanto vivendo la mia avventura e, come ogni eroe, sono di fronte ad un piccolo problema. Buonanotte, Terra. Buonanotte, umanità.
Parole che sembrano uscite dalla sceneggiatura di una pellicola fantascientifica, in realtà provenienti dalla Luna. A inviarle, secondo l’agenzia cinese Xinhua, il rover Yutu atterrato sul satellite del nostro pianeta il 14 dicembre 2013. L’ultimo saluto prima di spegnersi definitivamente, a causa di problemi ritenuti impossibili da risolvere a quasi 400.000 Km di distanza.
È stato scoperto qualcosa di anormale nel mio sistema di controllo meccanico. I responsabili della missione sono rimasti svegli tutta notte per trovare una soluzione. Tuttavia, non sopravvivrò a questa notte lunare.
Un addio, rimbalzato dalla Cina in tutto il mondo, tenendo con il fiato sospeso gli addetti ai lavori e coloro che per semplice curiosità seguono la missione Chang’e 3. Per chi non ne fosse a conoscenza, una notte lunare ha una durata di 14 giorni, periodo in cui la superficie non viene illuminata dal sole.
In questo lasso di tempo la temperatura scende a -170° C e, non potendo contare sui pannelli solari per la produzione di energia, entra in funzione l’unità di bordo contenente un radioisotopo, più precisamente del plutonio radioattivo. Questo genera il calore necessario per evitare che il freddo danneggi la strumentazione. Qualcosa però ieri è andato storto e Yutu ha faticato ad entrare nello stato di ibernazione controllata che lo avrebbe accompagnato per le prossime due settimane.
Fine dei giochi? Non esattamente. Come nel più classico dei lieto fine, stamane il team addetto al controllo del rover dalla Terra ha diffuso la buona notizia: “Yutu è tornato in vita!”, queste le parole del portavoce Pei Zhaoyu, comparse sulle pagine di China Daily. Il pericolo non è del tutto scongiurato, ma i tecnici sono al lavoro per verificare la causa del malfunzionamento e assicurarsi che tutto sia pronto per affrontare la prossima notte lunare.