Zalando vuole risolvere i problemi di logistica per rendere lo shopping più smart e piacevole. Ogni cliente ha diverse esigenze e necessità in fatto di acquisti e la società ha quindi deciso di esplorare il potenziale di un nuovo servizio di consegne che punta ad andare in contro a quello che i clienti chiedono. L’innovazione è da sempre nel DNA della società e anche questo test rientra perfettamente nella volontà di proporre soluzioni nuove e che mettano al centro degli interessi i clienti. Webnews ha avuto di parlare con Remko Bakker, Team Lead Business Development di Zalando, per approfondire questo progetto.
Zalando ha portato avanti assieme a bpost (Belgian Post Group), cioè l’operatore postale in Belgio, una sperimentazione per valutare le potenzialità di un servizio di consegna e di ritiri in-home, cioè direttamente all’interno delle abitazioni e senza la presenza fisica dei clienti. Un test che si è svolto in Belgio in due fasi nell’autunno del 2018. L’obiettivo era quello di capire il grado di apprezzamento di questo servizio di logistica da parte dei clienti e di valutare la loro interazione. Una sperimentazione che ha avuto un esito decisamente positivo e che non ha presentato alcun problema come ha evidenziato Remko Bakker.
Anzi, il Team Lead Business Development di Zalando ha voluto sottolineare il grande apprezzamento che le persone hanno manifestato nell’interagire con questo nuovo sistema di logistica che vorrebbero poter continuare ad utilizzare.
Nella prima fase della sperimentazione a cui hanno partecipato 750 consumatori online, il 50% ha affermato di sentirsi a proprio agio con questa tipologia di servizio. Ma il vero dato interessante è quello che emerge dal risultato della seconda parte del test, quella operativa. Addirittura il 90% dei clienti ha affermato di voler continuare ad utilizzare la tecnologia che permette di garantire le consegne e i ritiri in-home anche in loro assenza.
Nessun timore anche per la privacy e la sicurezza. I clienti, dopo aver sperimentato la tecnologia e il servizio, hanno sottolineato che tutti gli eventuali timori erano scomparsi in favore dei benefici ottenuti e della comodità riscontrata.
Zalando in-home delivery
La sperimentazione prevedeva che i consumatori scelti per la sperimentazione installassero nelle loro case degli “smart doorlock" e degli “smart doorbell“, cioè serrature e campanelli intelligenti e connessi. Attraverso questi dispositivi, da remoto, i clienti hanno potuto aprire la porta della propria abitazione e dare accesso al corriere bpost che effettuava la consegna o il reso di un prodotto ordinato su Zalando.
La tecnologia per le Smart Home è dunque la protagonista di questo importante test.
Quando il corriere bpost arrivava presso l’abitazione, semplicemente suonava lo “smart doorbell" che era direttamente collegato allo smartphone del cliente che veniva avvisato attraverso una notifica. Cliente che da remoto poteva identificare il corriere e poi aprire la porta di casa sbloccando lo “smart doorlock". Tutte le fasi della consegna potevano essere seguite in streaming. Il cliente, quindi, poteva monitorare in tempo reale da remoto tutto quanto accadeva in casa sua, arrivando addirittura ad interagire con il corriere in caso di necessità. Il cliente poteva anche rifiutare di aprire la porta della sua abitazione nel caso ravvisasse problemi.
L’intero sistema era stato predisposto in questo modo per offrire massimo controllo e trasparenza durante l’intero processo. Infine, come evidenziato da Remko Bakker, la sperimentazione è oggi conclusa e al momento Zalando non ha nuovi piani di portare avanti ulteriori test in altre città o Paesi.
Nessuna possibilità, quindi, di vedere questa sperimentazione allargata anche in Italia, sebbene il mercato italiano sia da sempre centrale per Zalando.