Problemi con la consegna degli acquisti online a casa o in ufficio? Una nuova frontiera del commercio elettronico potrebbe essere la geolocalizzazione: è quello che sta sperimentando Zalando in Belgio per far sì che il cliente riceva il proprio pacco ovunque e in ogni momento. In altri termini, è il pacco a tracciare il cliente.
Lo si è visto con le diverse innovazioni nell’eCommerce di questi ultimi tempi, che cercano di trovare il modo più efficiente di consegnare un pacco a chi l’ha ordinato online. Non tutti possono far recapitare i propri acquisti a casa o sul luogo di lavoro: c’è chi non dispone del servizio di portineria a casa e chi non può farli arrivare sul posto di lavoro per le più varie ragioni. Molti giganti dell’ecommerce stanno investendo in algoritmi e in soluzioni logistiche nuove per risolvere questo problema: i box nelle città, l’uso alternativo del noleggio auto, i droni.
Tutti questi strumenti però si basano sul principio secondo il quale è il cliente a preoccuparsi di sapere dov’è il pacco ordinato. Ma che succede quando avviene il contrario? Per semplificare la vita dei propri clienti Zalando sta testando in Belgio il suo primo servizio di consegna geolocalizzato, che permette al corriere di localizzare il cliente attraverso il gps del suo smartphone e di raggiungerlo ovunque si trovi. Una prospettiva di flessibilità per i consumatori che sposta ancora più in là le frontiere dell’ecommerce.
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— Parcify (@parcify) April 28, 2017
Un test pilota
Il test di Zalando verrà portato avanti per un periodo di tre mesi nelle città di Bruxelles, Gent e Anversa in collaborazione con la startup belga Parcify. Un partner che Zalando ha trovato facendo screening sui mercati. Per il colosso tedesco dell’eshopping, Parcify ha spiccato per l’infrastruttura tecnologica, e lascia l’azienda indipendente, con una propria struttura di investitori. In questo test pilota Zalando non pensa di acquisirla, e anche l’integrazione è parziale, ma questa tecnica è promettente. Soprattutto nuova. I clienti che usano il servizio devono scaricare l’app di Parcify, ma è plausibile, dice un portavoce di Zalando, che se il pilota dovesse andare bene potrebbe essere integrato ulteriormente, più seamless.
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Potrebbe ricordare il tipico delivery delle food-app: veloce, in contesti urbani, su una fascia oraria molto ampia (7-mezzanotte), con la differenza rilevante del “tracking al contrario”. Al momento la relazione business è tra Zalando e Parcify, le due società, e in questa fase di test il cliente usufruisce gratuitamente del servizio. In futuro però potrebbero decidere di offrire il servizio con pagamento aggiuntivo.
Intanto, a Stradella…
Zalando è senza dubbio l’azienda multinazionale che sta dimostrando che logistica e moda si stanno cambiando vicendevolmente. Il forte lavoro sui processi per seguire i bisogni dei clienti cambia il livello delle loro aspettative, che a loro volta cambiano il mercato del fashion: concetti considerati inossidabili fino a pochi anni fa, come collezioni, stagioni, resi, sono in fase di piena rivoluzione, dentro una circolarità più veloce. Tecnicamente, si parla di livello di supplier, di stock di magazzino che Zalando riesce a valorizzare con algoritmi predittivi sconosciuti a un mondo dove prima tutto funzionava con l’estetica dell’intuizione.
Il futuro? Stando a sentire Giuseppe Tamola, responsabile per Italia, Spagna e Polonia di Zalando, è l’integrated commerce: sempre più unificato offline-online, sempre più agile per metodi di pagamento, sempre più in grado di trasformare i magazzini fisici dei negozi partner in un grande magazzino online. Resistenze ce ne sono, ovviamente, ma il primo entrante nel mercato ha il compito di educare il mercato sapendo che poi tutti ne beneficeranno.