Lo Zero Roaming traballa. L’attesa eliminazione dei costi extra per le chiamate e la navigazione internet al di fuori dei confini del proprio paese rischia di diventare molto meno appetibile se davvero passeranno alcune proposte presentate dalla Commissione Europea. Come noto alla cronache, la Commissione sta cercando di trovare una quadra sulle regole di fair use del roaming per consentire un suo utilizzo corretto senza che gli utenti vi abusino. Secondo il Financial Times, queste proposte potrebbero penalizzare non poco i cittadini europei che decidono di intraprendere un viaggio all’interno dell’Unione.
Secondo la fonte, dunque, la Commissione vorrebbe far pagare un extra ai possessori di un piano “illimitato” per navigare su internet, oppure istituire una sorta limite di traffico superato il quale la connessione ad internet sarebbe tagliata. Tuttavia, anche gli utenti in possesso di una tariffa prepagata non potrebbero raggiungere il loro massimale all’estero. In altri termini, se la proposta passasse, i cittadini europei non potrebbero utilizzare pienamente il loro abbonamento dati fuori dai confini nazionali andando, così, contro allo spirito dell’abolizione del roaming all’interno del vecchio continente.
I costi e i limiti non sarebbero, però, ancora stati stabiliti in quanto spetterà ai Paesi membri trovare un accordo. Attualmente, si sta discutendo su quanto gli operatori mobili di un paese potranno far pagare gli operatori degli altri paesi per fare roaming sulle loro reti. A spingere su tariffe più elevate sarebbero le telco dei paesi mete privilegiate del turismo come Telefonica e Telecom Italia. Italia e Spagna, dunque, suggerirebbero un costo di 10 euro per GB, mentre altri Paesi si fermerebbero a 4 euro ogni GB di dati. Il tutto si traduce, che se un utente paga 20 euro per un piano illimitato, all’estero, con i costi richiesti da Telecom Italia e Telefonica, potrebbe disporre solamente di 2GB, mentre se i prezzi seguissero le ipotesi degli altri paesi, il traffico salirebbe a 5GB.
Trovare una quadra sui costi sarà, comunque, complesso perchè i Paesi sono divisi tra chi vuole tariffe molto basse e chi tariffe alte. Le Teleco, ovviamente, soprattutto quelle del sud, sono molto contrariate perchè i costi di roaming rappresentavano il 5% dei loro introiti.
La quadra da trovare sarà difficile anche in virtù dei costi differenti dei piani tariffari da paese a paese. Gli operatori low cost, infatti, potrebbero non sopportare il pagamento di questi costi extra con il rischio di dover aumentare le tariffe per gli utenti. Lars Christian Lilleholt, ministro danese per Energia e utilies, teme addirittura che alcuni operatori possano eliminare il roaming dai loro servizi.
Una decisione finale dovrà essere presa entro fine anno ma è certo che le discussioni tra qui e la fine del 2016 saranno particolarmente roventi sul tema dell’abolizione dei costi di roaming.