Togliere il browser da Windows 7 non basta, parola di Opera: gli espedienti tecnici ideati da Microsoft non cambierebbero le carte in tavola e il dominio nel mercato dei browser rimarrebbe intatto. Quel che Opera non vuole accettare, infatti, è la provocazione Microsoft di portare avanti un sistema operativo privo di browser, il che sovverte abilmente la proposta multi-browser che la software house norvegese aveva invece avanzato.
Opera non gradisce l’attuale proposta di Redmond anche e soprattutto perché non si fida: alla luce della profonda interrelazione tra il browser ed il sistema operativo, come è possibile garantire una separazione effettiva tra le due componenti nel lungo periodo?
Il teorema Opera è appoggiato dall’UE e sostenuto anche da Mozilla, che porta avanti un sillogismo similare: impossibile identificare a priori le dinamiche che porterebbero alla fornitura OEM dei browser, così come proposto da Microsoft. In questo quadro privo di certezze Microsoft potrebbe infatti nuovamente avvantaggiarsi della situazione svilendo ogni iniziativa volta a ripristinare un reale equilibrio nella competizione tra i browser. Windows 7 E, insomma, potrebbe essere un espediente per aggirare il problema legale ma non risolverebbe affatto i rilievi apportato dall’UE.
In un post sul Windowsblog, l’IE Technical Evangelist Giorgio Sardo ha offerto i primi dettagli sul modo in cui Windows 7 ed Internet Explorer 8 verrebbero separati alla nascita. Perchè sebbene uno scorporo effettivo non sia tecnicamente possibile, Microsoft intende almeno fornire una separazione di facciata che metta nelle mani dell’utente la possibilità di avere o meno il browser sul sistema operativo. Con IE8 disabilitato di default, l’utente di Windows 7 E dovrebbe pertanto spuntare manualmente l’installazione per avere il browser sul proprio sistema:
Il post spiega peraltro il comportamento del sistema operativo in assenza di browser. Secondo Sardo, al click su di un link compare semplicemente un messaggio di errore del tipo “Application not found”. Nessun altro problema o incompatibilità è stato segnalato nei test sul SO destinato al mercato europeo.
Microsoft, tuttavia, non esclude la possibilità che dalle trattative con l’UE non scaturisca una forma ancora differente. Windows 7 E porta infatti in Europa una serie di problematiche relative all’upgrade dalle versioni precedenti, oltre a determinare anche l’assenza di offerte ad hoc. Le parti sono in contatto ed una decisione definitiva non potrà tardare: il 22 Ottobre Windows 7 sarà sugli scaffali.