SharedReviews è un sistema blog che paga le recensioni di prodotti o servizi effettuate dagli utenti, Zilio permette, invece, di suggerire in un proprio negozio virtuale quali prodotti è meglio acquistare.
Oltre naturalmente a farci riflettere sull’autorità e sulla credibilità dei blogger, sulla capacità degli opinion leader di dirigere le opinioni e gli acquisti anche fuori dai mass media, possiamo fermarci un attimo a pensare come la blogosfera (almeno per questo aspetto) si differenzi dal mondo reale!
Se domani veniamo contatti da un giornale (anche locale) per recensire i negozi o le aziende di una certa zona esigiamo di essere pagati perchè il giornale viene venduto e sono quindi percepibili i proventi. Aprire un account su Zilio e cominciare a fare un po’ di advertising gratuitamente non è un’azione percepita come inutile e atta a favorire altri che neanche ci restituiscono un po’ di riconoscenza.
Spesso e volentieri si trovano blogger che parlano entusiasticamente di un certo prodotto appena acquistato senza essere né fake né pagati in nero! Online viene percepito come cosa più che naturale fare advertising gratuito, anche se siamo tutti pienamente consapevoli che il modello dell’advertising è il modello di business che ha più successo, più usato e che dura più a lungo!
Se ci pensiamo è alquanto paradossale: nel mondo reale fornire un qualsiasi servizio gratuitamente che fa guadagnare soldi a qualcun altro è “da fessi” ma qui, è un piacere, è espressione di libertà, è presa di decisione, è comunicazione a 360°.
Forse è complice il fatto che sono notizie accessibili a tutti e solo perchè si fruiscono liberamente non abbiamo la percezione che ci possa essere un business?
Chi non ha una cittadinanza digitale direbbe senza pensarci che tra le due piattaforme sicuramente riscuoterebbe più successo Sharedreviews, ma tutti noi sappiamo che non è affatto così, o se per caso lo sarà, non sarà grazie alla remunerazione.
Voi che ne pensate?