Zoom sta aggiungendo nuovi tool per aiutare gli utenti ad arginare ulteriormente il fenomeno zoombombing. Chi tiene un meeting potrà mettere in pausa le riunioni mentre risolverà il problema dell’utente infiltratosi per disturbare. In sostanza, quando verranno sospese le attività dei partecipanti tramite l’icona in alto a sinistra dello schermo, tutte le stanze sottogruppo di lavoro verranno chiuse e Zoom metterà in attesa video, audio, chat, condivisione dello schermo e registrazione. Dopo che un host avrà segnalato l’utente in questione, potrà scegliere quali funzioni della riunione ripristinare.
Non sono solo gli host di meeting e i co-host a poter segnalare qualcuno al team Trust & Safety di Zoom. I partecipanti ora possono farlo anche tramite l’icona di sicurezza. Queste funzionalità sono disponibili nella versione 5.4.3 delle app desktop e mobile. Arriveranno sul web e entro la fine dell’anno.
Zoom sta anche lanciando il sistema At-Risk Meeting Notifier, che aiuta a identificare quali meeting potrebbero essere a rischio interruzione. La funzionalità viene gestita direttamente dai server della piattaforma di videochiamate e si occupa di scansionare senza soluzione di continuità la Rete, i post sulle bacheche dei social network e i siti Web alla ricerca di link che permettono l’accesso a una riunione in corso o pianificata sulla piattaforma.
La società ha integrato una serie di misure di sicurezza quest’anno perché l’utenza è aumentata esponenzialmente in seguito alla pandemia, che ha costretto milioni di persone a lavorare da casa. Il mese scorso, per esempio, ha iniziato a distribuire la crittografia end-to-end.