Nome a parte (la somiglianza con il noto “Zopa” è forse un po’ troppo accentuata), Zooppa è un progetto interessante. Veniamo a conoscenza del servizio tramite Reuters:
Un’idea innovativa nella pubblicità, in un intreccio tra creatività diffusa e partecipazione attiva degli utenti online, ha vinto il concorso di progetti made in Italy, che dopo una serie di selezioni ha portato a Silicon Valley, cuore dell’hi tech mondiale, sei start up nate in Italia. Lo ha annunciato in una nota Mind the Bridge, iniziativa non profit sostenuta dall’ambasciata americana in Italia.
“La vincitrice della competizione 2008/9 è Zooppa“.
Trattasi di una sorta di brainstorming a premi, una competizione che raccoglie la creatività dell’utenza per dar vita a video, banner o altre iniziative promozionali legate ai brand in partnership.
Si legge il canovaccio, si pensa ad una idea, la si realizza: se il prodotto risulta essere quello preferito da utenti e azienda allora si arriva ad ottenere un premio in denaro. Nonostante «Una delusione fortissima nei confronti del nostro sistema, di venture capital più a parole che a fatti», Zooppa sarebbe già arrivato a clienti quali Google o Poste Italiane, raccogliendo così nomi di peso utili a dar spessore all’iniziativa.
A onor di cronaca:
Tra le sei finaliste, oltre a Zooppa, Free Pack (imballaggi riciclabili), Nanoxer (materiali isolanti ad alta prestazione), Passpack (gestione professionale di password online) e GliAffidabili (sistema di classificazione di servizi in base all’affidabilità).