Zopa è giunta alla svolta che da tempo la community attende: il servizio di social lending sta per intraprendere un percorso evolutivo che cambierà in modo sostanziale la natura dell’idea e l’organizzazione aziendale, fino a modificarne il nome per dissociare completamente il futuro da quel che è stato il passato.
Zopa nacque come nuovo pargolo del social lending italiano, proponendo un progetto immediatamente apprezzato dall’utenza che si è incontrata sul sito per prestare o per chiedere denaro. Zopa svolgeva ruolo di mero intermediario sostitutivo agli istituti bancari, facendo incontrare domanda ed offerta. Un problema formale ha però impedito al gruppo di proseguire sulla propria strada ed i controlli della Banca d’Italia si son rivelati così un ostacolo insormontabile. La trasformazione in Istituto di Pagamento sembrava essere l’elemento della svolta, ma i ripetuti rinvii hanno lasciato trapelare una situazione più complessa e maggiori difficoltà a raggiungere la soluzione utile a ripartire. Fino all’annuncio delle ultime ore, che dipinge un quadro completamente nuovo per il futuro prossimo venturo.
Zopa non sarà più Zopa. Il gruppo italiano si trova costretto a dissociare la propria attività da quello della casa madre ed in questo processo di differenziazione (peraltro una scelta già intrapresa per altri motivi negli USA molto tempo prima) assumerà anche un nuovo nome: Smartika. L’annuncio giunge da Maurizio Sella, amministratore delegato della nuova realtà:
Il contratto di franchising che legava Zopa Italia Srl a Zopa Ltd è stato risolto sulla base di valutazioni strategiche e di marketing volte ad assicurarci la piena indipendenza tecnologica e di brand.
Zopa Italia Srl ha di conseguenza assunto una nuova ragione sociale mutando nel contempo forma societaria: siamo Smartika Spa. Ma cosa ancora più importante, inizieremo ad operare attraverso il sito smartika.it con una nuova identità digitale.
Benvenuti nel pianeta Smartika!
Gli “zopiani” che nel frattempo avevano il proprio denaro investito nel gruppo hanno ricevuto pieno servizio e piene garanzie: i prestiti sono continuati sulla base di quanto pattuito e gli interessi accumulati sono stati incassati senza rallentamento alcuno. La sospensione ha interessato infatti soltanto le nuove attività, senza attriti per le operazioni già in essere.
Ora Zopa diventa Smartika, si nasconde dietro un “coming soon” e promette un prossimo avvio delle attività. 1 milione di euro di capitale sociale, un nuovo dominio, un nuovo logo. Una nuova ripartenza.