Chi si ricorda la storia di Zopa, il servizio di social lending fermato dalla Banca d’Italia? Noi no, e continuiamo a seguire da vicino la questione. Questo l’ultimo fugace aggiornamento:
Da un punto di vista della tecnologia dobbiamo fronteggiare i tempi relativi allo sviluppo e al testing della operatività con la moneta elettronica. Più delicata e in corso di definizione è invece la creazione del nuovo assetto societario che andrà a costituire la nuova azienda che farà poi richiesta a Banca d’Italia di iscrizione all’albo degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB.
Sicuramente vorrete capire qual è l’orizzonte temporale di riferimento: nell’action plan che stiamo perseguendo la ripartenza è fissata per gennaio 2010.
Ora c’è una roadmap: entro Gennaio 2010 il gruppo spera di poter riattivare il servizio di prestito. Il meccanismo sarà però diverso, ed è questa la parte più interessante: la community attende e incoraggia, a dimostrazione di quanto nel social lending ci sia sì il “lending”, ma che ci sia anche una fondamentale componente “social”. C’è un ideale ad essere parte integrante del tasso di interesse pattuito.