Zuckerberg: la forza di Facebook sono gli utenti

Mark Zuckerberg, stuzzicato sull'argomento Google+, ha ribadito come nessun altro social network possa vantare i numeri di Facebook.
Zuckerberg: la forza di Facebook sono gli utenti
Mark Zuckerberg, stuzzicato sull'argomento Google+, ha ribadito come nessun altro social network possa vantare i numeri di Facebook.

Al termine della conferenza tenuta nella serata di ieri da Mark Zuckerberg per la presentazione delle nuove funzioni in arrivo su Facebook, lo spazio concesso ai giornalisti per le domande non poteva non includere l’argomento Google+. Invitato ad esporre il proprio parere sul nuovo servizio social targato Google, il CEO del gruppo di Palo Alto ha preferito non esporre direttamente un giudizio definitivo, ribadendo tuttavia un concetto ben chiaro: ciò che qualunque altro portale social non possiede rispetto a Facebook è la base d’utenza.

Uno dei punti che Zuckerberg ha infatti evidenziato anche durante la fase introduttiva della presentazione è la volontà da parte dei vertici della società di incentrare gli sforzi sul miglioramento dell’offerta verso gli utenti: se nel corso dei precedenti 5 anni si è cercato di attrarre a sé nuovi iscritti, il raggiungimento della soglia dei 750 milioni di utenti rappresenta un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza per il social network. I prossimi 5 anni saranno dunque focalizzati sulla realizzazione di una serie di applicazioni basate su di un’infrastruttura social piuttosto solida e robusta.

Un’infrastruttura che solo Facebook può vantare, a differenza di altri servizi, tra i quali lo stesso Google+. Ed è proprio su questo aspetto che il gruppo di Palo Alto vuole far leva: sebbene anche il social network di Mountain View offra anch’esso uno strumento di videochat, infatti, quello presentato da Zuckerberg nella giornata di ieri coinvolge un bacino d’utenza superiore di alcuni ordini di grandezza, proponendosi a centinaia di milioni di utenti nello stesso momento. Il vero punto di forza di Facebook sono dunque gli utenti, e non le applicazioni: queste ultime sono viste come una naturale conseguenza dell’ampliamento del bacino d’utenza, cui i vertici del servizio intendono offrire sempre nuove funzionalità.

Le chiamate video, del resto, non rappresentano una novità in chiave social: già nel 2004 MySpace ha introdotto una simile funzione, stringendo poi accordi nel 2007 con Skype. La storia da quel punto in poi è ben nota: il portale social acquistato dalla News Corporation nel 2005 non è mai riuscito a decollare, arrivando ad una situazione di stallo in cui gli attuali proprietari sono alla ricerca di potenziali acquirenti per rientrare dell’investimento effettuato. «In quel periodo», spiega il fondatore di MySpace Tom Anderson, «la gente non era pronta ad una simile innovazione. Ora è il momento perfetto, e Facebook possiede la giusta base d’utenza».

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