ZenZui, la costola del gruppo Microsoft che da qualche mese promette un nuovo modo per navigare in mobilità, cambia nome ed annuncia una data: il gruppo è pronto insomma a fare un passo avanti, a proporre una beta ed a dare un’impronta alla propria soluzione.
Innanzitutto un nuovo nome: ZenZui diventa ora Zumobi ed il dominio .com è già registrato e attivo con tutti i dettagli del caso sul progetto. Quindi la data: il 14 dicembre verrà dato avvio ad una beta riservata agli utenti Windows Mobile per provare le virtù dell’interfaccia. Dalla beta al rilascio finale il passo potrebbe non essere breve, ma al tempo stesso Zumobi potrà sperimentare la propria efficacia mentre il settore vede il suo progressivo imporsi anche sotto la carica impressa da iPhone e Android.
Zumobi funziona sulla base di un semplice principio: l’interfaccia è divisa in settori e questi ultimi sono selezionabili, con semplici scelte progressive sul tastierino numerico del cellulare (ma il funzionamento è possibile e utile anche su schermi touchscreen), per giungere al tassello desiderato. Ogni singolo tassello permette di accedere ad un servizio online. L’interfaccia, così, potrà essere occupata da oroscopo, notizie, previsioni del tempo, rubrica, mappe e quant’altro: ogni casella è un’utility e l’intera configurazione è personalizzabile in base alle proprie esigenze. E gusti: il sito ufficiale esplicita chiaramente come Zumobi sia una «piattaforma aperta» e si cerca nell’intervento esterno la creatività necessaria per rendere l’esperienza di navigazione quanto più gradevole possibile.
Il modello di business del progetto è basato sulla raccolta pubblicitaria. La condivisione dei servizi, e l’occupazione dei tasselli sui vari schermini potrebbero rappresentare elementi importanti che, offerti a titolo gratuito agli utenti, determineranno invece un costo solo nello scambio di dati remoti. L’ecosistema Zumobi prevede che le cosiddette “Tiles” (le pagine d’accesso ai servizi raggiunte tramite lo zoom sul tassello prescelto) possano essere sponsorizzate secondo logiche CPM e CPA, dunque l’appello a operatori mobili, content provider e online retailer è immediatamente formalizzato per arrivare alla beta con i primi contatti già avviati. Per chi invece volesse permettere l’accesso ai propri contenuti senza dover subire le angherie della pubblicità, la libertà è totale: l’opzione “ad-free” permette di scegliere l’uso che verrà fatto del proprio tassello dai vari operatori.
Zumobi nasce sotto l’ala di Microsoft (da cui ne viene separata solo da alcuni mesi, pur condividendo alcuni ricercatori), ma non guarda solo a Redmond: una versione per Blackberry sarebbe infatti in lavorazione ed anche l’iPhone Developer Kit potrebbe rappresentare un percorso di crescita interessante. Con l’accesso alla beta gli utenti potranno scaricare direttamente sul cellulare l’applicazione e sperimentare l’utilità del concept ad oggi visibile solo nella demo disponibile sul sito ufficiale. Al momento del lancio della beta ogni utente potrà scegliere per la propria composizione all’interno di un range di circa 80 servizi (ovvero un paniere di 80 tasselli da cui attingere a piacimento).