ZX Spectrum compie oggi 30 anni e Google celebra la ricorrenza con la pubblicazione di un doodle sulla pagina principale del motore di ricerca, ma purtroppo non in Italia. Per visualizzare il logo, realizzato in pieno stile 8-bit, è infatti necessario raggiungere quella britannica (google.co.uk).
La piattaforma, nome completo Sinclair ZX Spectrum, venne infatti presentata esattamente tre decenni fa, il 23 aprile 1982, con la commercializzazione che ha preso il via nel mese di dicembre dello stesso anno. Equipaggiato nel modello base con il processore Zilog Z80, 16 kB di RAM espandibili a 48 KB, altrettanti di ROM (contenenti sistema operativo e interprete BASIC) e dell’indimenticabile tastiera “chiclet”, il sistema rappresentò negli anni ’80 uno dei concorrenti principali per il Commodore 64, grazie anche a un più accessibile prezzo d’acquisto.
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Il suo successo è da attribuire principalmente all’interesse suscitato in Europa, mentre negli Stati Uniti il prodotto è stato distribuito con il marchio Timex e una scocca differente, senza tuttavia riscontrare la stessa accoglienza. Ecco i prezzi dei listini GBC risalenti al 1984, relativi proprio al costo dello ZX Spectrum e delle relative componenti.
- ZX Spectrum 16 kB: 398.000 lire;
- ZX Spectrum 48 kB: 499.000 lire;
- ZX Microdrive: 199.500 lire;
- ZX Interface 1: 199.500 lire;
- 2 cartucce per Microdrive: 45.000 lire.
Dal punto di vista grafico, ZX Spectrum lavorava a una risoluzione pari a 256×192 pixel, inviando il segnale video ai televisori sul canale 36. Negli anni vennero pubblicati una miriade di videogiochi ad esso dedicati, con gli sviluppatori costretti a impiegare ingegnosi workaround per visualizzare le animazioni.